Giorgio Fabbri

L’intelligenza musicale per la performance d’impresa

 

“Fra le arti la musica ha un posto preminente, essa non deve mirare al divertimento, ma a formare armoniosamente la personalità dei futuri cittadini.” Platone.

L’intervento di Giorgio Fabbri durante l’edizione 2019 di eXporsi – Connecting People è stato incentrato sulla vicinanza tra la musica e un’azienda.

Ebbene si, tra queste due realtà che possono sembrare molto lontane tra loro, in realtà c’è una vicinanza incredibile, una fusione che solo un visionario come Giorgio avrebbe potuto scovare, studiare e approfondire.

Prendiamo per esempio la performance di un’orchestra: tutte le persone coinvolte devono essere preparate a svolgere il loro compito, ma prima di tutto devono essere entusiaste di quello che stanno facendo.

Jack Welch, ex AD di General Electric disse che “Il coinvolgimento dei collaboratori viene prima di tutto”.

Così come all’interno di un’orchestra, nessuna azienda può vincere a lungo termine senza dipendenti entusiasti che credono nella missione aziendale e comprendono come raggiungerla.

Allo stesso modo la performance di un solista sarà ottimale solo quando costui sarà in grado di utilizzare perfettamente tutti gli strumenti a sua disposizione. 

Trasportando questo paragone all’interno di un’azienda, i dipendenti sono in grado di svolgere bene il loro lavoro quando conoscono precisamente tutti gli strumenti che hanno a disposizione.

La seconda parte dell’intervento di Giorgio si è concentrata sulla differenza tra la semplicitàe la complessità. Anche qui sono state presentate tre filosofie di pensiero collegandole direttamente alla musica.

Questo tema è stato sviscerato presentando tre modalità di pensiero: monomind strategy, multimind strategy e openmind strategy.

Cosa significa monomind strategy? Mi specializzo su un solo tema presentandolo in modi sempre diversi. Focus, ripetizione, coerenza, specializzazione. Anziché sul prodotto si deve porre il focus sui benefici.

Come fece Bach nel “Concerto Brandeburghese n.3”: sette minuti di musica, costruiti su un unico motivo TA-TA-TA.

La multimind strategy invece è una ricerca di idee sempre nuove armonizzate le une con le altre.

Varietà, cambiamento, innovazione, pensiero laterale. Anziché competere creo una nuova domanda. Elimino i fattori che ormai l’industria dà per scontati, riduco i fattori che il mercato mi dice andrebbero ridotti e aumento quelli che il mercato mi dice andrebbero aumentati, e alla fine creo dei fattori che non sono mai stati offerti ma di cui il mercato ha bisogno.

È così che fece Mozart nella “Piccola serenata notturna”. In un minuto di musica ben quindici temi diversi.

Passiamo ora all’openmind strategy, dove le idee nascono al momento. Quale esempio poteva scegliere Giorgio per presentare questa strategia? Ovviamente il jazz! Il jazz è intuizione, immaginazione, resilienza e pensiero automatico. Così come nella musica, questa strategia può essere applicata anche all’interno di un’azienda lungimirante!