27 Ott Come e a chi delegare le parti più tecniche del tuo lavoro se sei un CIO

Il ruolo del CIO è cambiato e sta continuando a cambiare velocemente. Il CIO oggi non può essere un gestore a tutto tondo dell’IT ma deve rafforzare il suo ruolo di digital leader, puntando a essere un innovation officer più che un information officer. Questo significa concentrarsi meno sui compiti tradizionali del ruolo e quindi delegare le attività più tecniche.

Delegare però, come sanno tutti i manager, non è semplice. Bisogna identificare le persone su cui puntare e dare loro spazio di crescita. Accettare di cedere una fetta importante di controllo sulle attività operative quotidiane è una scelta che non tutti i CIO sanno prendere a cuor leggero. Anche perché idealmente si tratta di una quota cospicua delle attività tradizionali. Gli analisti tecnici di maggior rilievo indicano che un CIO dovrebbe delegare circa il 75% dei task operativi per potersi dedicare all’innovazione tecnologica.

Sempre secondo gli osservatori tecnici, il CIO può scegliere di passare i compiti più pratici a una sola figura oppure a due. Nel primo caso si crea una specie di COO dell’IT, un general manager della parte tecnica, che riveste un ruolo essenzialmente di gestione e controllo, ma con un buon grado di autonomia. L’alternativa è nominare due vice-CIO che si suddividano i compiti tecnici, magari in base alle competenze e ai ruoli svolti sino a quel momento. In questo caso si tratta di due figure meno autonome rispetto all’opzione precedente, adatte quindi alle aziende in cui il CIO, pur delegando, mantiene comunque una sensibile presenza operativa.

Indipendentemente dalla strada scelta il CIO deve definire un framework di governance dell’IT, in modo che tutti sappiano sempre che cosa devono fare, come e perché. Questo serve a garantire che anche la parte tecnico-operativa dell’IT sia allineata alle strategie di business aziendali e ai requisiti di compliance dell’impresa. Nella prima fase del processo di delega il CIO mantiene un ruolo di integratore delle necessità operative dell’IT, riducendo la sua presenza man mano che queste si riflettono precisamente nei compiti e nelle procedure delle figure a cui si è scelto di delegare.